-L’arte non è cibo da mansire
-L’arte non è un elettrodomestico
-L’arte non è un’azienda
-L’arte apre un pensiero, non condiziona un pensiero
-L’arte non è allusione (forse illusione?)
-L’arte è esperienza per il mondo che si emoziona sul mondo. Non può essere esperienza perduta
-L’arte non è né conviviale, né collettiva né amichevole
-L’arte non richiede facilità del guardare
-La pittura, anche quella veloce, imprevista, distratta, si sofferma a lungo sulla tela
-La pittura contiene un segreto che spesso il pittore stesso non riesce a trattenere o svelare
-La pittura è un atto solenne
-La pittura è sempre un atto civile che inizia
-La pittura respira, alita ed alimenta chi la capisce
-La pittura è strafatta da sempre ma non si deve strafare
-Dipingere è giocare con la gioventù
-La pittura che aspetti è spesso inattesa
-La pittura anche quando ozia ti richiede sempre sazietà fisica
-La pittura, a volte, soffia la sua asma
-La pittura ha una memoria di ferro
-Il pittore ha troppe cose da ricordare: bisognerebbe dipingere le cose che si sono dimenticate
-La pittura non è uno slogan urlato al microfono
-La pittura è sempre austera
-La pittura è stata torturata e per resistere alle ferite si è ricordata di quanto è stata bella e indicibile
-La pittura ha bisogno di tonnellate di silenzio
-La pittura non può essere colpita da amnesia
-La pittura è un “uccello che ha vissuto dentro l’albero della mia memoria” (Tahar Ben Jelloun)
-Il pittore è il guardiano diurno della pittura notturna (e viceversa)
-Dicono che la pittura ha un secolo di troppo
-La pittura danza ancora sul pelo del pennello
-La pittura è piena di rughe ma non puzza
-La pittura è allergica e detesta la mediocrità del pittore quando questi è, come tutti, mediocre
-La pittura richiede al pittore di deporre la maschera, tutte le maschere
Febbraio 2000