Alcune nature morte risparmiate negli anni rigalleggiano nel mestiere, nel proprio manierismo.
Fragore, fragranza di frutta… dettano il ritmo ponendo delle pause e richiedendo simboli già visti ma mai confrontati con la natura della natura.
Riprendono vita questi ostaggi naturali e si stanno abituando al piacere del colore e del proprio odore.
I “ricordi” (non le nostalgie) si sono affollati e si sono depositati.
È vero tutto cambia, anche il già visto, il già fatto, il già vissuto a seconda dell’osservazione, della finestra dell’osservazione. Ricostruire ogni volta diversamente da quello che eravamo in quanto siamo quelli che siamo oggi.
Natura, ri-natura inghiottita dal suo fragore-odore.
Le mille voci che hanno riempito la natura morta temo che la rendano sempre più sola e purtroppo identica tra tante. Per fortuna ognuna vive separata l’una dall’altra e attende la differenziazione.
Dopo anni, dopo la “ri-natura” sono solo uno spettatore e temo di non essere l’attore anche se la rinata natura è sempre teatrale e spettacolare e ci dice: almeno guardami!
“E poi arriva la Natura a ricordarci della sua potenza” (Mario Luzi)
Concetto Pozzati 2005