tutti i cicli

Tutti i cicli (le avventure) vanno spinti all’estremo.

Il ciclo (pittorico) è una decisione (novità) che non ho ancora anticipato ma, soprattutto, annunciato.

Non ho un osservatore che mi aiuti, mi accontento, purtroppo, dell’auto osservazione.

Chiarire il caso perché molte teste si associano (tribalizzazione!) non è poi così difficile.

Forse non voglio conciliare quello che doveva essere conciliato. Ci si rianima nel conflitto.

La mano brandisce il pennello (lo scettro) della mia incapacità.

Sono teste di funamboli che non hanno il coraggio di scendere dalla fune perché l’esercizio diventa ogni volta (che si dipinge) sempre più difficile anche se ogni testa è ammirata dal volteggio scenico dell’altra.

Continuare a riflettere su un interrogativo irrisolto facendo ispessire la stessa interrogazione e non trovare (come spesso formalmente accade) una soluzione.

 

Rivoltare e scavare ai bordi del contorno;

riscrivere la testa.

 

Resoconto di una testa raccogliendo elementi (foto, disegni, …), allinearla come in un tirassegno (ricordo “tre palle un soldo”). Cimiteri di carte rovistate.

 

Il segno catturatore di… teste.

 

Occhi, nasi, bocche che non tutte si inseriscono, si collocano nella… testa. Cambiare bocca su un’altra testa….

 

Tutte le teste ti guardano, anche quelle intruse e indifferenti.

 

 

Concetto Pozzati  2000